29 mag 2009

Jazz&Dintorni a www.radiogas.it


I favolosi anni 50 (e 60) e l'atmosfera dei jazz club

I venti anni più creativi e prolifici per il jazz moderno dopo la rivoluzione del bebop, le atmosfere uniche dei jazz club, luoghi dove non solo si suonava, ma dove ci si ritrovava tra amici, amanti, sconosciuti; insomma quello spaccato di vita che è stato il contenitore di un viaggio musicale unico, non ancora terminato. Mi vengono in mente il Birdland, il Cafè Bohemia o il mitico Blue Note e poi ancora sulla costa ovest il Blackhawk, lo Shelly Manne Hole, o gli innumerevoli hotel a Las Vegas, dove potevi ascoltare Frank Sinatra o Sammy Davis Jr, oppure Tony Bennett o Mel Tormé. La scaletta la invento stasera, ma li filo conduttore è questo...e poi tanto tanto vinile.

Tutto questo a Jazz&Dintorni in onda come sempre alle 22,30 di venerdì su http://www.radiogas.it/

22 mag 2009

Jazz&Dintorni lo spazio dedicato alla musica jazz


Un'ora di Jazz italiano a Jazz&Dintorni, come sempre in onda alle 22,30 su http://www.radiogas.it/


In copertina Fabrizio Bosso e gli High Five Quintet. Noi ascolteremo un brano tratto dal loro ultimo lavoro Five for fun, Stefano Di Battista, Sergio Salvatore in duo con Christos Rafalides al vibrafono, Dado Moroni e Tom Harrell dal loro progetto The Cube, un omaggio alla nostra terra con Stefano Bollani e Nico Gori. E poi una giovane e brillante cantante/sassofonista, lei si chiama Cristiana Polegri con la sua originale interpretazione del repertorio di Umberto Bindi. Se rimane tempo un duo inedito ma assolutamente gradevole: Irio De Paula e Fabrizio Bosso. Buon ascolto

14 mag 2009

West coast East coast la geografia nel Jazz


Ovvero gli stili in voga lungo le due coste degli Stati Uniti in onda su www.radiogas venerdì 15 maggio alle 22,30 come sempre in diretta e come sempre su Jazz&Dintorni

La bellezza del jazz risiede anche nel fatto che si possono (per quanto possibile) definire stili e periodi non solo in orizzontale (tempo) ma anche in senso territoriale. I due stili maggiormente in voga negli anni '50 sono stati indubbiamente il Cool Jazz, nato e sviluppatosi nell' area di Los Angeles e l'Hard Bop nell' area newyorkese. da Chet Baker a Gerry Mulligan e Stan Getz, a bopper del calibro di Freddie Hubbard, Art Blakey o Lee Morgan. Per quanto riguarda Chet Baker pubblico molto volentieri la locandina dell'avento fiorentino del 21 maggio prossimo...una vera perla, così come lo è stata la trasmissione del 16 maggio delle magnifiche ragazze di work in regress, incentrata proprio sugli ultimi anni della vita e della musica del grande trombettista. Voglio sperare che si possa trovare la registrazione della puntata nella sezione podcast di Radiogas, perchè vale la pena riascoltarla. Per noi appuntamento con questo tema venerdì sera alle 22,30 come al solito

7 mag 2009

Alle radici dell' Acid Jazz su www.radiogas.it















"Acid" oppure aspro, aggressivo, arrabbiato, o più semplicemente l'amalgama micidiale di slow blues, soul e funky. Questo può bastare per definire uno stile jazzistico che ha avuto un buon successo negli anni 80 soprattutto grazie a dj come Gilles Peterson e il nostro Nicola Conte o gruppi come gli US3, ma tutto comincia da gente come gli organisti Jimmy Smith, Jack Mc Duff o sassofonisti del calibro di Gene Ammons e Hank Crawford, senza dimenticare uno dei maestri del genere, il sassofonista tenore Houston Person. Tutti musicisti "borderline", ovvero maggiormente a proprio agio col soul/blues piuttosto che con la struttura armonica tipica dello swing. Tutto questo a Jazz&Dintorni di venerdì 8 maggio su www.radiogas.it, in onda al solito alle 22,30. Buon Ascolto!