Li ho sentiti in occasione della loro prima uscita pubblica. L'idea di questo gruppo nasce da due apprezzati musicisti di estrazione rock: A.M.finaz (chitarrista dei Bandabardò, collaborazioni con Battiato, Modena City ramblers,ecc..) e Paolo Baglioni, già batterista di Piero Pelù, sideman tra l'altro di Max Gazzè e Paola Turci.
A loro si sono uniti un eccellente tastierista, Leonardo Volo e una bassista che ha già collaborato con gente del tipo di Renato Zero e i Dik Dik, Claudia Natili.
E allora si ripercorrono famose cover dell'universo rock, con una sapiente e intelligente trasposizione in armonie più tipicamente swing. Finaz sfoggia una bella tecnica e un buon fraseggio, sapientemente sottolineato dal tocco di Volo e dal drumming potente (come si conviene ad un batterista rock) e insieme delicato di Baglioni. Sorte inversa per uno standard di Gershwin "A foggy day" affrontato in chiave decisamente elettrica. L'idea musicale è buona, l'effetto giusto soprattutto nei cambi di ritmo e negli attacchi degli assolo che rimandano subito a geometrie sonore tpiche della musica jazz. Il suonare insieme e il confrontarsi, aumenterà il sound d'assieme, quello che si potrebbe definire come interplay.
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