23 set 2013

Settembre

Qui si annida la calma in luoghi fatti di scaglie di profumo di pino marittimo e salmastro dove il mare si riprende i suoi argentei riflessi e antichi discorsi viaggiano liberi tra i rami fitti al calar del sole


Ci sono!!....ecco la mia ultima recensione apparsa sul sito web di Radiogas.it

Stefano Bagnoli We Kids Trio/Un altro viaggio

Genere: Jazz

Provenienza: Italia

Anno /Etichetta: 2012/Ultra Sound Records

Voto ****

Stefano Bagnoli, batteria/ Francesco Patti, sax alto/ Giuseppe Cucchiara, contrabbasso


Considerato uno dei migliori batteristi del momento, stupefacente produttore di ritmo e di serrato dialogo del quartetto di Paolo Fresu, Stefano Bagnoli si concede oggi un viaggio alla scoperta di nuovi talenti. Li trova in Sicilia, terra dove Stefano suona spesso essendo coinvolto in vari progetti creativi, tra cui l'insegnamento, difficile arte di trasferire agli altri il proprio sentire, le proprie conoscenze. In questo flusso di idee, di suoni, di ritmi, due giovanissimi musicisti riescono a tessere trame intelligenti in una formazione poco usuale, mancando infatti del supporto del pianoforte.

Poco importa. Il preciso e inappuntabile supporto di Stefano è provocazione continua alle escursioni di Francesco Patti, già dotato di fraseggio compiuto e di un bel timbro. Al contrabbassista Giuseppe Cucchiara il difficile compito di fornire le indicazioni ritmiche, di sottolinearle senza mai eccedere. Di rendersi partecipe al racconto del solista. Un disco che contiene due brani originali di Stefano Bagnoli (Gothic Prelude e We kids) accanto ad una serie di standard, che, ad un primo approccio, potrebbero far pensare al solito, ennesimo, disco di canzoni più io meno conosciute e più o meno “scolasticamente” interpretate. E invece le ben riconoscibili melodie scorrono con fine equilibrio e delicatezza, come nella bella ma non molto utilizzata Nancy di Jimmy Van Heusen.

Se ora sono ragazzi, poi cresceranno e il loro bagaglio di esperienza, di studio e spirito di osservazione non potrà che affinare stile e idee. Stefano intanto prosegue il suo racconto fatto di alto senso dello swing, raffinata ironia, esplorazione attenta dell'universo del ritmo e di tutto ciò che lo possa generare. Il tutto con una attitudine da pianista, come egli stesso ha affermato in una breve intervista fatta proprio per Radiogas. Meditate!

Marco Milanesi